Nightmare Before Christmas – diventare qualcun altro (e finire per perdere sé stessi)
APATIAINTEGRAZIONEIDENTITÀ
10/30/20252 min read


Visto il periodo, l'altra sera, ho pensato a un grande classico è ho premuto play su Nightmare before christmas e... devo dire, Tim Burton ci ha regalato una delle parabole psicologiche più leggere e più profonde sul tema identità! (cmq è incredibile come lo stesso film asseconda di come lo guardi, ti coinvolge in modi diversi)
Jack Skeletron è il Re di Halloween. Sa fare quello. È nato per quello. Ma a un certo punto non gli basta più. Non basta più essere “Jack di Halloween”. Gli manca senso, gli manca gusto. Gli manca quel “wow” che dava direzione.
Succede anche da adulti:
il lavoro che abbiamo costruito, la vita che ci siamo costruiti… inizia a sembrarci troppo piccola.
Oppure troppo casuale o troppo ripetitiva. Ed ecco che arriva l'illusione: "devo essere altro".
Parte il trip del: mettersi addosso un’altra identità.
A volte quella del collega che stimiamo, o quel genitore modello che vediamo su Instagram, o quel partner sempre efficiente che “ci piacerebbe” riuscire ad essere.
E così Jack tenta di essere Babbo Natale. E lo fa “bene”. Studia, si applica.
E però non funziona.
Perché? Perché è un costume. È posticcio. È finta pelle. E la finta identità si rompe sempre.
Mi capita spesso in studio:
genitori che vogliono indicazioni “operative”, precise, dettagliate.
Che vogliono fare la Mossa Giusta, ma non sono pronti ad essere quel genitore lì. Non è il loro modo. Non è ancora integrato dentro una vera identità. Fare finta di essere “un certo tipo di adulto” non funziona. Funziona quando sei TU, ed è il vestito che viene tagliato e modificato.
E allora torniamo alla frase che aveva scritto T. S. Eliot:
“Non cesseremo mai di esplorare. E alla fine di tutto il nostro andare ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta"
In pratica:
facciamo tutto ‘sto giro, prove, tentativi, identità alternative, per poi tornare al punto di partenza e scoprire che era già il posto giusto, ma senza di noi era un posto vuoto.
Nightmare Before Christmas ci dice proprio questo:
che a volte vivere una crisi identitaria è il passaggio obbligato per riscoprirci autentici.
Senza travestimenti.
Senza costumi.
Senza ruoli presi in prestito.
"E alla fine… essere sé stessi torna a essere il più grande atto rivoluzionario possibile".
Se questi temi risuonano e senti che hai bisogno di rimettere a fuoco la tua identità, i tuoi valori, o la tua direzione — lavorarci insieme si può.
